Prefazione
Capitolo I La protezione del diritto di proprietà nella CEDU
1.1. Il diritto di proprietà tutelato dall’art. 1 Prot. n. 1 alla CEDU: nozione, 17 – 1.2. Il concetto di “bene”, 20 – 1.3. Ingerenze nell’esercizio del diritto di proprietà: il requisito di legalità, 24 – 1.4. Pubblica utilità, interesse generale e margine di apprezzamento interno, 27 – 1.5. Un primo approccio al margine di apprezzamento degli Stati contraenti nell’attuazione dei diritti di matrice CEDU, 32 – 1.6. La regolamentazione dell’uso dei beni, 34 – 1.7. Gli obblighi positivi dello Stato in tema di tutela del diritto di proprietà, 37 – 1.8. La tutela proprietaria nel sistema penale, 40 – 1.8.1. La tutela del proprietario terzo acquirente in caso di lottizzazione abusiva, confisca e terzi acquirenti: nuove prospettive dopo la giurisprudenza CEDU, 41 – 1.8.2. L’interpretazione conforme a CEDU della Cassazione penale — suggerita da Corte cost. n. 239/2009 — in tema di sequestro preventivo a carico di terzi acquirenti in caso di lottizzazione abusiva, 44.
Capitolo II Il diritto vivente della Corte dei diritti umani sulle “espropriazioni indirette”
2.1. Premesse, 49 – 2.2. La giurisprudenza della CEDU sul diritto di proprietà e l’impatto prodotto nel sistema italiano: a) la prima fase a partire dalle sentenze Carbonara e Ventura e Belvedere Alberghiera del maggio 2000, 53 – 2.3. Le prove di dialogo fra Corti dopo le condanne italiane sull’occupazione acquisitiva. L’interpretazione non conforme a CEDU delle Sezioni Unite dal 2003 al 2006, 56 – 2.4. Alla ricerca dell’interpretazione conforme a CEDU dell’istituto dell’occupazione acquisitiva: Cass.11887/2006 e la questione di costituzionalità dell’art. 5–bis comma 7–bis l. n. 359/ 1992, 61 – 2.5. La svolta in punto di rapporti fra CEDU e sistema interno: le sentenze gemelle nn. 348 e 349 del 2007 della Corte costituzionale, 62. 9
Capitolo III Funzione sociale e proprietà
3.1. La funzione sociale della proprietà, 65 – 3.2. Rapporti fra funzione sociale ed occupazione acquisitiva: a) La legittimità costituzionale dell’istituto dell’occupazione acquisitiva secondo la Corte costituzionale, 68 – 3.3. Il bilanciamento sbilanciato fra valori nei primi interventi del giudice delle leggi in tema di accessione invertita, 75 – 3.4. Ragionare “per princìpi” a proposito dell’occupazione acquisitiva, 77 – 3.5. Corte cost. n. 349/2007 e la conformizzazione della funzione sociale costituzionale alla CEDU, 82 – 3.6. Corte cost. n. 348/2007: la funzione sociale della proprietà domina — in apparenza — l’indennizzo espropriativo e si fronteggia con il diritto vivente della CtEDU pervenendo a nuove forme di bilanciamento, 86 – 3.7. La proprietà nel diritto dell’Unione europea e la funzione sociale, 88 – 3.8. Gli albori della nuova stagione della proprietà: prove di dialogo fra Corti e Carte, 94.
Capitolo IV Cassazione e Consiglio di Stato si fronteggiano sull’occupazione acquisitiva
4.1. La natura permanente dell’illecito da occupazione acquisitiva ed il non ritorno del Consiglio di Stato (Ad. Plen. n. 2/2005 e sent. n. 2582/07) sull’occupazione acquisitiva, 99 – 4.2. Gli iniziali timidi tentativi di riallineamento della Cassazione a Strasburgo, 102 – 4.3. L’interpretazione (parzialmente) conforme alla CEDU di Cass. n. 20543/2008 sul tema della prescrizione, 104 – 4.4. La discordia fra le Corti incrina il principio di legalità (art. 6 CEDU), esponendo l’Italia ad ulteriori condanne innanzi a Strasburgo, 109.
Capitolo V Corte dir. uomo, 22 dicembre 2009, Guiso Gallisay c. Italia
5.1. La vicenda GUISO GALLISAY C. ITALIA e il risarcimento del danno da occupazione acquisitiva, 117 – 5.2. Corte dir. uomo 21 ottobre 2008, GUISO GALLISAY C. ITALIA e la quantificazione dell’equo soddisfacimento, 122 – 5.3. La sentenza della Grande Camera del 22 dicembre 2009 — GUISO GALLISAY C. ITALIA—, 128 – 5.4. Alcune considerazioni su Corte dir.uomo, 22 dicembre 2009, GUISO GALLISAY C. ITALIA, 133 – 5.5. I confini della sentenza Guiso–Gallisay del 22 dicembre 2009, 137 – 5.6. Le ragioni (forti) di un dialogo fra Corti nazionali e sovranazionali, 139 – 5.7. Alcuni persistenti dubbi in ordine alla compatibilità dell’occupazione acquisitiva con l’art. 1 Prot. n. 1 alla CEDU, 141.
Capitolo VI L’art. 43 t.u. espropriazione. Genesi di un istituto “sanante”
6.1. L’art. 43 testo unico espropriazione, 145 – 6.2. L’art. 43 t.u.e.: pregi e difetti, 148 – 6.3. L’attacco frontale della Cassazione all’art. 43 t.u. espropriazione e l’interpretazione conforme alla CEDU del giudice amministrativo, 152 – 6.4. L’art. 43 t.u.e. visto dalle Istituzioni sovranazionali: la Risoluzione (2007)3 adottata dal Comitato dei Ministri presso il Consiglio d’Europa sull’espropriazione indiretta. Premesse, 155 – 6.5. Le prime decisioni del Comitato dei Ministri sulla questione delle c.d. “espropriazioni indirette”, 156 – 6.6. Il dopo: la Risoluzione (2007) 3, 157 – 6.7. (Segue): la posizione espressa nella Risoluzione, 158 – 6.8. La posizione della Corte dei diritti umani sulle violazioni di sistema in tema di espropriazione di fatto — Corte dir. uomo 6 marzo 2007: Scordino c. Italia (3) —, 160 – 6.9. Le misure generali suggerite all’Italia dalla Corte dei diritti dell’uomo per elidere gli effetti delle violazioni di sistema, 162 – 6.10. La restituito in integrum “integrale”, 163 – 6.11. Qualche conclusione, 166.
Capitolo VII Morte e resurrezione dell’art. 43 t.u. espropriazione
7.1. L’art. 43 t.u.e. alla Corte costituzionale, 169 – 7.2. La sentenza n. 293/2010 della Corte costituzionale. Messaggi in codice al legislatore?, 173 – 7.3. L’acquisizione sanante resuscita dalle ceneri dell’art. 43 t.u. espropriazione: l’art. 42–bis t.u. espropriazione, 176 – 7.4. L’indennizzo e l’art. 42–bis t.u.e., 180 – 7.5. La riduzione dell’indennizzo per infedele dichiarazione ICI, 186 – 7.6. La scure della CEDU si abbatte sul sistema normativo in tema di dichiarazione ICI ed indennizzo espropriativo (Corte cost. n. 338/2011), 187 – 7.7. Il fronte fiscale. Il sistema della tassazione degli importi corrisposti a titolo di indennità di esproprio, di occupazione acquisitiva e di acquisizione sanante, 192 – 7.8. Legalità e art. 42–bis t.u.e. Due tesi a confronto: a) i dubbi, 199 – 7.9. La parificazione fra condotte acquisitive ed usurpative, 200 – 7.10. « Scopo di interesse pubblico » come succedaneo della « dichiarazione di pubblica utilità »?, 202 – 7.11. Valutazioni discrezionali ed atto di acquisizione, 203 – 7.12. La sanatoria ex post di una condotta illecita, 205 – 7.13. Un approccio (parzialmente) favorevole all’art. 42–bis t.u.e. in nome del principio di legalità “convenzionale”, 206 – 7.14. Qualche conclusione “provvisoria”, 210.
Capitolo VIII Il danno non patrimoniale da perdita della proprietà. La proprietà è un “diritto umano”
8.1. La giurisprudenza della Corte dei diritti umani sul danno morale per lesione dell’art. 1 Prot. n. 1 alla CEDU, 217 – 8.2. Le sentenze c.d. di San Martino della Corte di Cassazione e l’esclusione della rilevanza, ai fini del danno non patrimoniale, della CEDU, 220 – 8.3. Il diritto di proprietà come diritto umano, 223 – 8.4. La natura del diritto di proprietà come vero ostacolo al riconoscimento del danno non patrimoniale, 225 – 8.5. La dimensione economica della proprietà tutelata dalla CEDU come limite al risarcimento del danno non patrimoniale, 227 – 8.6. Prima conclusioni sulla via della riconoscibilità del danno non patrimoniale da lesione della proprietà, 231 – 8.7. Il pregiudizio non patrimoniale determinato forfetariamente dall’art. 42–bis t.u. espropriazione e le nuove frontiere aperte da Cons. Stato 2 novembre 2011 n. 5844, 232 – 8.8. Conclusioni sul pregiudizio non patrimoniale e l’art. 42–bis T.U.E., 235.
Capitolo IX L’indennizzo espropriativo alla “prova Strasburgo”
9.1. Le regole del giudice di Strasburgo in materia d’indennizzo espropriativo, 237 – 9.2. L’art. 17 della Carta di Nizza–Strasburgo e la giusta indennità, 243 – 9.3. Due tutele a confronto sulla proprietà: CEDU e Carta dei diritti fondamentali, 245 – 9.4. Corte dir. uomo 29 Marzo 2006, Scordino c. Italia fa crollare il sistema dell’indennizzo espropriativo, 250 – 9.5. Il punto sulla “riforma” del sistema indennitario introdotto dalla l. n. 244/2007, 252 – 9.6. Le misure di ordine generale suggerite dalla Corte europea per “raddrizzare” il sistema indennitario interno, 253 – 9.7. (segue): e le misure generali suggerite al legislatore da Corte cost. n. 348/2008, 254 – 9.8. Il sistema indennitario introdotto dalla legge n. 244/2007, 256 – Il valore azienda nel caso di esproprio del fondo. Un altro goal della Corte dei diritti dell’uomo sul sistema interno – Corte Dir. uomo 26 luglio 2011, DI CARLO C. ITALIA –, 258 – 9.9. La riduzione del 25 % per gli interventi di riforma economico-sociale, 261 – 9.10. La portata parzialmente retroattiva della legge n. 244/2007, 266 – 9.11. Il maggior danno in caso di ritardo nel pagamento dell’indennizzo espropriativo: a) l’art. 17 della Carta di Nizza–Strasburgo ed il diritto al pagamento di una giusta indennità “in tempo utile”, 268 – 9.12. Segue: la giurisprudenza della CEDU sul punto, 271 – 9.13. L’ultima frontiera della tutela forte del diritto di proprietà di matrice convenzionale: Corte cost. n. 181/2011 e l’indennizzo in materia di suoli agricoli, 274.
Capitolo X Conclusioni in progress su proprietà e Giudici
10.1. Viaggiando fra le Carte dei diritti fondamentali. A proposito del ruolo della Carta di Nizza–Strasburgo, 283 – 10.2. La comunitarizzazione della CEDU per effetto dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, 288 Indice 13 – 10.3. Sul ruolo delle Carte e delle Corti nella protezione del diritto “fondamentale” di proprietà, 291 – 10.4. Il rapporto fra Corte dei diritti umani e giudici nazionali nella protezione del diritto di proprietà, 296 – 10.5. Il ruolo dell’interpretazione nel processo d’implementazione della tutela dominicale, 299 – 10.6. Il dialogo fra giudice comune e Corte costituzionale sul tema della proprietà, 300.
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